Nella giornata di ieri Canonical ha rilasciato la versione 10.10 di Ubuntu, il popolare sistema operativo libero e gratuito basato su GNU/Linux. Il nuovo OS si è rifatto il trucco, introducendo un diverso font di default per l’interfaccia grafica Unity e un look completamente stravolto per l’ambiente netbook, ottimizzato per display di piccole dimensioni.
Tra le sfiziose novità comprese in Ubuntu 10.10, già viste nella Release Candidate della scorsa settimana, vale la pena rammentare il supporto al multi-touch e al moderno, complesso, sistema di autenticazione utilizzato da Twitter. Con Shotwell, il nuovo editor e visualizzatore d’immagini predefinito, si possono condividere le foto tramite Picasa, Facebook e Flickr mentre con l’ Ubuntu One Basic si può fare anche di più.
Il servizio fornisce una base di 2GB, gratuiti, per la condivisione e la sincronizzazione di file, contatti, bookmark e note. Gli MP3 caricati in questo spazio possono essere ascoltati in streaming anche tramite Android, iPhone e Windows. L’edizione Server di Ubuntu 10.10 punta proprio sulla gestione di cloud pubbliche e private, basate sulla piattaforma EC2 (Elastic Compute Cloud) di Amazon. Gli amministratori che devono configurare e testare le istanze virtuali troveranno quindi dei validi alleati nei nuovi strumenti inclusi.
Le differenze con le versioni precedenti dell’OS, soprattutto in versione desktop e netbook, si notano comunque fin dall’installazione. Ora è possibile avviare il download di pacchetti aggiornati già durante le prime fasi del processo di configurazione, in modo da evitare il classico aggiornamento postumo. Oltretutto, è stata finalmente inclusa l’opzione che consente di scegliere subito quali altri componenti allacciare al sistema. Una soluzione che evita, ad esempio, la scocciatura di scaricare successivamente i vari codec multimediali. Tra le app non incluse ma supportate troviamo il browser Google Chrome, Thunderbird e Skype.
Il nuovo Software Center presenta il catalogo delle applicazioni installabili in modo più ordinato e intuitivo, con una cronologia che aiuta a tenere sotto controllo gli update di ogni plugin, i software rimossi o modificati recentemente. Anche se l’OS rimarrà sempre gratuito, nel prossimo futuro Canonical mira ad avviare la vendita di programmi di terze parti, tramite lo shop online e ha già iniziato a sperimentare questo tipo di infrastruttura.
Per scaricare il nuovo Ubuntu 10.10 basta puntare su questo indirizzo . Visitando l’apposito archivio dei bug sarà invece possibile tenere sott’occhio tutti i problemi del sistema operativo scoperti fino a questo momento.
Roberto Pulito