C’è ancora spazio per ulteriori sistemi operativi nell’affollato scenario mobile? Secondo Mark Shuttleworth , boss di Canonical, c’è sempre spazio quando si parla di software libero. La società dell’imprenditore sudafricano sta attualmente lavorando sulle versioni mobile di Ubuntu per smartphone, tablet e dispositivi embedded.
A quanto pare il passaggio al mobile avverrà dalla versione 14.04 di Ubuntu, in arrivo tra un paio d’anni. Il sistema operativo potrà girare tranquillamente su processori Intel, AMD e chip ARM. Supporterà interfacce multi-touch e display di varie dimensioni, per finire anche dentro smart TV e gadget riservati al settore automobilistico.
Sul proprio blog personale Shuttleworth ricorda che Unity , la discussa interfaccia desktop proposta da Ubuntu 11.10, era stata progettata proprio con questa nuova sfida in mente. Del resto, come riportano i dati recenti, il mondo sta cambiando ed oggi moltissime persone accedono a Internet passando semplicemente da un telefono.
Non solo personal computer e server x86, quindi, per la nota distribuzione Linux che tenta una nuova strada per uscire dalla nicchia in ambito consumer. Come noto, Canonical ha recentemente mandato in pensione l’esperimento Netbook Edition : versione separata incentrata sui computer portatili, nuovamente fusa con Ubuntu desktop.
Canonical non è comunque l’unico produttore ad utilizzare Linux in ambito mobile. Il codice del pinguino è alla base di Google Android, del WebOS HP e di Tizen , altro progetto sponsorizzato dalla Linux Foundation.
Roberto Pulito