Non bastano i buoni propositi, gli accordi che raccolgono dichiarazioni di intenti: l’Unione Europea ha stabilito che tutti i produttori di dispositivi mobile si adoperino perché il caricabatterie universale sia davvero tale.
L’intenzione delle istituzioni del Vecchio Continente sono esposte in una proposta della Commissione Mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento Europeo, votata all’unanimità dai 35 membri: “Gli apparecchi radio e i loro accessori, come i caricatori, dovrebbero essere interoperabili”. L’esempio del caricabatterie è esplicito: “un caricatore universale per i telefoni renderebbe i cellulari più semplici da usare e taglierebbe i costi e gli sprechi per gli utenti”. Per questo motivo, dunque, “le nuove regole dovrebbero imporre ai produttori di creare telefoni mobile compatibili con un unico caricatore”.
L’Unione Europea, del resto, ha già raggiunto risultati significativi sul fronte dell’interoperabilità dei caricatori: lo standard, approvato nel 2011 e delineato dalle istituzioni e da un nutrito numero di operatori del mercato, prevede caricabatterie micro-USB. Numerosissimi produttori si sono adeguati, riverberando in tutto il mondo gli effetti positivi degli accordi stipulati con le istituzioni europee. Ma non tutti i firmatari dell’accordo hanno effettuato la transizione.
Nel mirino , in particolare, ci sarebbe Apple: i caricatori 30 pin, ma soprattutto il connettore Lightning, permettono ai prodotti di Cupertino di eseguire con efficienza lo streaming di contenuti audio e video, e di trasferire dati con risultati impensabile per i connettori micro-USB. Apple offre già la possibilità di adeguarsi allo standard, ma l’onere spetta agli utenti: l’adattatore micro-USB è venduto separatamente.
Gaia Bottà