La Commissione europea e le autorità che tutelano i diritti dei consumatori hanno chiesto ad Apple di eliminare il blocco geografico in alcuni servizi, in quanto vietati dal regolamento del 28 febbraio 2018 e dalla direttiva del 12 dicembre 2006. L’azienda di Cupertino ha ora un mese di tempo per rispondere e proporre rimedi.
Discriminazione in base alla nazionalità
In seguito all’indagine avviata dalle autorità di Belgio, Irlanda e Germania con il coordinamento della Commissione europea, la rete CPC (Consumer Protection Cooperation) ha notificato ad Apple la violazione delle regole sui blocchi geografici e la libera circolazione dei servizi all’interno dell’Unione europea.
Il regolamento sul geoblocking vieta la discriminazione ingiustificata tra i clienti dell’UE sulla base della loro nazionalità o residenza, quando desiderano acquistare beni e servizi da fornitori situati in un altro Stato membro. La direttiva sui servizi prevede invece che le condizioni generali di accesso non contengano disposizioni discriminatorie relative alla nazionalità o al luogo di residenza del destinatario del servizio, a meno che non siano direttamente giustificate da criteri oggettivi.
Le violazioni rilevate dalle autorità nazionali riguardano App Store, iTunes Store, Apple Arcade, Music, Books e Podcasts. In dettaglio, queste sono le pratiche scorrette:
- Accesso online: i servizi hanno un’interfaccia diversa per i diversi paesi dell’UE. I consumatori possono accedere solo all’interfaccia creata per il paese in cui hanno registrato il loro account Apple e incontrano molte difficoltà quando cercano di modificarla
- Metodi di pagamento: quando effettuano acquisti sui servizi, i consumatori possono utilizzare solo metodi di pagamento (ad esempio carte di credito/debito) emessi nel paese in cui hanno registrato il proprio account Apple
- Downloading: dato che l’App Store non consente di accedere alla versione di un altro paese UE, i consumatori non possono scaricare le app offerte in altri paesi. I consumatori dovrebbero essere in grado di scaricare le app offerte in altri paesi UE, quando viaggiano o soggiornano temporaneamente in quel paese
Apple può rispondere entro un mese e proporre rimedi alle criticità rilevate. In pratica deve eliminare il blocco geografico, altrimenti rischia una sanzione fino al 4% delle entrate globali annuali. In base alle fonti di Bloomberg, l’azienda di Cupertino riceverà una multa per la violazione del Digital Markets Act.