Roma – La controversa direttiva europea sulla Data retention, nata per combattere il terrorismo e finita per essere uno strumento contro le violazioni della proprietà intellettuale, è formalmente entrata in vigore e dovrà essere recepita entro 18 mesi dai paesi membri dell’Unione Europea.
La Direttiva prevede la conservazione per un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 2 anni di tutti i dati di tutte le conversazioni telefoniche ed elettroniche, ma non dei contenuti delle stesse. Non prevede compensazioni per operatori telefonici e provider a copertura delle spese di registrazione.
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Pubblicato il 23 feb 2006
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