Una manovra da circa 10 miliardi di euro , annunciata dai vertici della Commissione Europea per favorire lo sviluppo delle infrastrutture legate alla banda larga e larghissima. In particolare in quelle aree rurali viste dagli operatori come meno redditizie, ovvero più bisognose di investimenti da parte delle autorità comunitarie.
Quale obiettivo per la Commissione d’Europa? Entro l’anno 2020, metà della popolazione europea dovrà godere delle velocità a 100Mbps . E sarà di 30Mbps il limite minimo per tutte le abitazioni nei vari stati membri. Il governo del Vecchio Continente inizierà a iniettare liquidità a partire dal 2014.
“L’Europa ha bisogno di queste reti ad alta velocità, affinché la sua economia diventi più competitiva nel futuro – ha spiegato un portavoce della Commissione – Per creare nuovi posti di lavoro e in generale favorire la prosperità”.
Nelle speranze degli stessi commissari europei c’è il prossimo sviluppo di un singolo mercato dei servizi digitali, ovviamente favorito da successivi investimenti da parte degli operatori. Secondo le stime, il settore privato potrebbe sborsare dai 6 ai 15 euro per ogni euro offerto dalle autorità comunitarie entro il 2020.
Mauro Vecchio