Le proibizioni in atto fino ad ora per proteggere i viaggiatori dai pericoli dei dispositivi che avrebbero potuto interferire con le apparecchiature di bordo non hanno ragione di esistere: a seguito del recente via libera della European Aviation Safety Agency (EASA) che ha seguito di pochi giorni le disposizioni statunitensi , sono state pubblicate le linee guida che spiegano nei dettagli come sarà possibile consentire ai passeggeri di fruire dell’intrattenimento dei gadget durante tutte le fasi del volo.
Manca solo il parere delle compagnie aeree: saranno i singoli vettori a stabilire se i propri passeggeri potranno utilizzare liberamente i dispositivi elettronici portatili ( personal electronic device , PED) anche nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio del volo. L’unica condizione stabilita dall’EASA, così come dalle autorità statunitensi, è che l’apparecchio, che sia una fotocamera digitale piuttosto che uno smartphone, sia impostato su quella che viene definita modalità “offline” , che non consenta cioè lo scambio di dati con la rete.
In Europa da anni è possibile effettuare telefonate o inviare email ad altitudine di crociera, ma solo sui pochi aeromobili attrezzati con sistemi di bordo certificati e sicuri: il Commissario europeo per i Trasporti Siim Kallas ha però invitato le autorità che vigilano sulla sicurezza aerea ad accelerare gli studi per “capire come collegarsi alla rete durante il volo” per facilitare l’implementazione di servizi che consentano lo scambio di dati e per alimentare un mercato che ancora stenta ad espandersi. Questa revisione, sottolinea l’Europa, “necessita di tempo e deve essere suffragata da prove scientifiche”, e potrebbe essere pubblicata nel 2014.
Se la sicurezza resta una priorità per l’Europa, Kallas non trascura la preoccupazione che gadget e telefonate in volo possano creare turbolenze fra i passeggeri : “So che negli Stati Uniti l’uso dei cellulari sui velivoli di una compagnia aerea è stato limitato alle operazioni silenziose, come i messaggi e le email. Suona bene”, scherza il Commissario europeo, ricordando però che questo tipo di regole saranno a discrezione dei singoli vettori.
Gaia Bottà