UE: gambling, non passi lo straniero

UE: gambling, non passi lo straniero

La Corte di Giustizia europea dà ragione al Portogallo contro bwin. Lecito bloccare un sito straniero di scommesse online
La Corte di Giustizia europea dà ragione al Portogallo contro bwin. Lecito bloccare un sito straniero di scommesse online

Se l’obiettivo è combattere la criminalità, gli stati europei possono bloccare i siti di scommesse stranieri. È quanto affermato dalla Corte europea di Giustizia che si è pronunciata su una controversia che vedeva contrapposti lo stato portoghese e bwin.

Le norme di Lisbona comprendevano già tale possibilità di bloccare il gambling online proposto dall’estero ma, dopo il ricorso del gruppo austriaco e della Lega calcio portoghese, si è reso necessario l’intervento dell’Europa.

La sentenza , oltre a imporre ai due soggetti il pagamento di ammende da circa 75mila euro, attribuisce alla Santa Casa da Misericordia de Lisboa, un ente legato al governo portoghese, il permesso di gestire in via esclusiva il gioco del lotto e le scommesse sportive sul Web.

La sentenza, che è stata seguita da un calo del 5 per cento delle azioni di bwin, esprimerebbe, dunque, il favore comunitario alla creazione di monopoli nel settore delle scommesse online. Pur trattandosi di una restrizione alla libera prestazione dei servizi, la Corte ha riconosciuto la possibilità di ricorrere al blocco di un sito straniero per motivi di interesse generale.

Una sentenza che, pur riguardando solo il Portogallo, potrebbe avere ripercussioni anche sulla legislazione degli altri stati europei. Soprattutto in questo periodo, in cui siti come bwin stanno cercando di mettere in discussione i monopoli statali. Basti ricordare che proprio in questi giorni il gruppo austriaco ha annunciato di essere in trattativa per l’acquisto di Gioco Digitale.

Federica Ricca

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Pubblicato il
8 set 2009
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