Dopo che nelle settimane scorse la Commissione Europea aveva espresso dubbi circa l’ operazione , l’organo del Vecchio Continente ha ora affibiato una prima bocciatura al piano di acquisizione di Sun Microsystem da parte di Oracle.
L’Europa quindi si contrappone alla posizione assunta dall’antitrust statunitense che ha ritenuto che l’intera operazione non contenesse elementi anticompetitivi. Si tratta tuttavia ancora di un’ analisi preliminare , cui gli interessati possono rispondere presentando argomentazioni e difese in risposta. Tanto che Oracle già annuncia di voler dar battaglia, accusando la Commissione di “profonde incomprensioni”.
Secondo un rapporto presentato da Sun alla SEC, gli ostacoli alla fusione individuati dalla UE “riguarderebbero, e sarebbero limitati a, la combinazione dei prodotti database open source di Sun, MySQL, con i prodotti database di Oracle”, eventualità che la Commissione ha ritenuto poter avere un effetto negativo sul mercato dei database.
Ciò dimostrerebbe, secondo Oracle, una profonda incomprensione da parte dell’organo di vigilanza europeo sulle dinamiche open source e del mercato dei database: al contrario, rispetto a quanto affermato dalla UE, la fusione “sarebbe essenziale per questo settore di mercato, rivitalizzando Sparc e Solaris e rafforzando Java”.
Oracle critica inoltre la Commissione affermando che sia normale assistere alla fusione tra due compagnie delle otto che operano su un determinato settore di mercato, pratica definita da Oracle “regolare”. Oltretutto considerato che i rispettivi prodotti differiscono e che il software MySQL di Sun è open source, quindi difficilmente controllabile da un solo soggetto.
Alla fase in cui la Commissione accoglierà documenti e deposizioni da parte delle parti interessate seguirà la decisione finale, contro cui eventualmente potrà essere presentato appello al Tribunale di primo grado europeo.
Claudio Tamburrino