Roma -La Commissione Europea ha aperto formalmente un’indagine sul settore ebook che ha coinvolto diversi editori e Apple.
Bruxelles aveva deciso a marzo di avviare delle indagini preliminari: ad attirare l’attenzione della Commissione era stata l’ipotesi che si fosse costituito un cartello atto a mantenere artificiosamente alti i prezzi nel settore .
La normativa europea in materia di concorrenza vieta la costituzione di cartelli e altre pratiche restrittive di un’attività commerciale: così le autorità avevano annunciato “ispezioni a sorpresa” presso gli uffici di vari editori sospettati in diversi paesi europei.
Il tutto si è ora risolto in una vera e propria accusa ufficiale: a dover spiegare le loro ragioni sono ora gli editori Hachette Livre, Harper Collins, Simon&Schuster, Penguin e Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck proprietario tra l’altro della tedesca Macmillan).
La teoria dell’accusa suppone che questi, “forse con l’aiuto di Apple, abbiano adottato pratiche anti-competitive sulle vendite degli ebook”.
Il ruolo di Cupertino sarebbe legato al diffondersi del modello di prezzo di agenzia che, lasciando il controllo dei prezzi agli editori, avrebbe contribuito a produrre una situazione poco fluida: ben diversa da quella che vedeva Amazon adottare con gli editori un modello retail , in cui il rivenditore acquista i libri “all’ingrosso”, decidendo poi caso per caso il prezzo singolo di vendita.
La Commissione Europea “tratterà il caso come una questione prioritaria”.
Claudio Tamburrino