L’ acquisizione multimilardaria di McAfee da parte di Intel si sarebbe dovuta concludere presto, e invece pare proprio che il chipmaker dovrà attendere qualche mese in più. Il tempo necessario affinché l’Unione Europea concluda l’iter della sua prossima indagine antitrust in merito all’operazione, dopo aver già espresso le proprie preoccupazioni circa la concorrenza nel settore della sicurezza informatica .
La fase di stallo nell’iter dell’acquisizione è cominciata infatti in via privata con la richiesta, da parte della UE, di documentazione aggiuntiva sui piani di Intel. Il Wall Street Journal cita le solite fonti anonime ma informate sui fatti, parlando di “preoccupazioni” espresse da Bruxelles al management del chipmaker, la cui disponibilità di tecnologia di protezione “in-house” potrebbe portare a una riduzione della concorrenza nel mercato dei software di sicurezza.
La UE è particolarmente attenta a valutare la potenziale integrazione dei prodotti McAfee all’interno dei microchip e chipset Intel. Un accesso privilegiato all’architettura hardware del chipmaker potrebbe garantire a McAfee un vantaggio competitivo , per non parlare del fatto che Intel potrebbe benissimo decidere di garantire livelli di prestazione e caratteristiche aggiuntive “esclusive” ai software di sicurezza di McAfee.
Dopo aver espresso le proprie preoccupazioni a Intel, la Commissione Europea ha provveduto a inviare una serie di questionari alle società di sicurezza per raccogliere le loro opinioni sulla faccenda. Dopo una prima fase preliminare, il matrimonio tra Intel e McAfee dovrebbe dunque passare sotto lo scrutinio di un’indagine ufficiale di Bruxelles.
Come reagisce Intel al nuovo assalto antitrust della UE? A parole il chipmaker si dice pronto a concludere l’acquisizione nella prima parte del 2011, ma la prospettiva non deve apparire particolarmente felice vista la necessità di rimandare un traguardo che – stando ai piani originali – si sarebbe dovuto concludere già entro la fine del 2010.
Alfonso Maruccia