L’Unione Europea conferma la sua linea dura contro i big della Silicon Valley. Dopo Google, Amazon e Microsoft, ora tocca ad Apple e Meta subire le ire di Bruxelles. E poco importa se il presidente americano Trump minaccia dazi e ritorsioni.
La Commissione Europea ha inflitto multe salatissime ad Apple e Meta. I due colossi tech sono colpevoli di aver violato le regole del Digital Markets Act.
Multa per Apple e Meta, non rispettano il DMA
Ma cosa ha combinato Apple per meritarsi una sanzione così pesante? Secondo la Commissione, la colpa di Cupertino è duplice. Da un lato, Apple impedisce agli sviluppatori di beneficiare appieno degli app store alternativi, con restrizioni che la Commissione ritiene ingiustificate. Dall’altro, vieta ai developer di comunicare direttamente ai consumatori offerte più convenienti rispetto a quelle disponibili sull’App Store ufficiale. E a festeggiare c’è anche Epic Store.
Anche Meta, secondo la Commissione Europea, non rispetta pienamente il DMA. Attualmente, chi usa le sue piattaforme ha solo due possibilità: accettare gli annunci personalizzati o pagare un abbonamento per usare i servizi senza pubblicità. Per Bruxelles, Meta dovrebbe invece offrire un’opzione intermedia: annunci sì, ma con meno personalizzazione, come già fanno molte altre piattaforme. Un modo per tutelare la privacy degli utenti senza rinunciare del tutto ai ricavi pubblicitari.
Facebook Marketplace si salva (per ora) dalle maglie del DMA
Per Meta c’è anche buona notizia. La Commissione Europea, infatti, ha stabilito che Facebook Marketplace non sarà più soggetto al DMA, almeno per il momento. Il motivo? Un calo degli utenti business che ha fatto scendere la piattaforma sotto la soglia dei 10.000 iscritti, il limite oltre il quale scattano gli obblighi del DMA. Una boccata d’ossigeno l’azienda di Mark Zuckerberg, che potrà continuare a gestire il suo mercatino online con meno vincoli.