La Commissione Europea non riscontra problemi: Lenovo può mettere le mani su Motorola Mobility senta temere nodi antitrust. L’ acquisizione del marchio statunitense da parte del colosso cinese, accordata con Google per una cifra di 2,91 miliardi di dollari, non stride con i regolamenti europei : la posizione sul mercato delle due aziende e l’oggetto della transazione non attentano alla concorrenza.
La breve nota della Commissione Europea chiarisce che le quote di mercato di Lenovo e di Motorola non fanno temere alcuna zampata. Nonostante l’ ottima salute di Lenovo , in forte crescita anche in ambito mobile, la concorrenza nel settore è serrata e garantita da numerosi attori dalle posizioni consolidate. Motorola, dal canto suo, sembra ancora dover imboccare la strada del rilancio.
Anche per quanto attiene l’ambito dei brevetti, l’Europa non ritiene che l’operazione possa dare origine a una nuova serie di controversie: i titoli che passano di mano sono una minoranza, esclusi da Google dal pacchetto messo in vendita, e non descrivono standard tecnologici. Il grosso del portafoglio brevettuale resta a Mountain View, e l’Europa ha già avuto modo di augurarsi che Google possa farne buon uso . ( G.B. )