La Commissione Europea sta preparando una proposta per armonizzare le norme degli stati membri in fatto di accessibilità, un modo per rendere prodotti e servizi maggiormente fruibili da parte degli utenti affetti da disabilità e contemporaneamente migliorare la circolazione dei suddetti prodotti e servizi su tutto il territorio della UE.
Superando la frammentazione oggi esistente tra i quadri normativi dei vari membri della UE, spiegano da Bruxelles, le imprese avranno modo di sfruttare i requisiti comuni di accessibilità proponendo le loro offerte a livello transfrontaliero senza il pericolo di incorrere in multe o sanzioni.
I prodotti e i servizi che la UE vuole rendere più accessibili includono computer e sistemi operativi, ATM, TV-set, telefonia, smartphone, servizi di trasporti pubblici, servizi bancari, e-book ed e-commerce. La nuova bozza di Direttiva vorrebbe imporre l’accessibilità a funzionalità specifiche dei prodotti, piuttosto che forzare i dettagli tecnici dell’implementazione da parte delle aziende.
Come sottolineato dal Commissario Marianne Thyssen, “la disabilità non dovrebbe costituire un ostacolo alla piena partecipazione alla società e l’assenza di norme comuni a livello di UE non dovrebbe essere un freno al commercio transfrontaliero di prodotti e servizi accessibili”.
La necessità di imporre criteri di maggiore accessibilità riguarda Internet come il resto dei sistemi tecnologici, e per la UE si tratta di una misura urgente anche considerando l’invecchiamento crescente della popolazione europea: in questo caso i vantaggi si estenderebbero a un numero molto vasto di persone.
Alfonso Maruccia