Le autorità antitrust europee hanno avviato delle indagini sulle aziende editrici di ebook europee. La Commissione europea ha annunciato in un comunicato che ha dato il via alle indagini perché “ha ragione di credere che le aziende coinvolte possano aver violato la normativa europea vigente in materia di concorrenza e in particolare il divieto di costituire cartelli ed altre pratiche restrittive di un’attività commerciale”.
Si parla esplicitamente di raid: “ispezioni non annunciate” presso gli uffici di vari editori sospettati in diversi paesi europei. Né i nomi né i paesi d’origine delle aziende coinvolte nelle indagini sono state divulgati dalla Commissione Europea. D’altronde, precisano le autorità, si tratta ancora solo di una fase preliminare di un caso che non è detto si tramuti in un’accusa.
Alcune fonti rilevano comunque alcuni degli editori che hanno subito l’incursione degli ispettori: Albin Michel, Hachette, Flammarion e Gallimard. Il presidente della prima di queste aziende ha puntato il dito contro Amazon, affermando che il negozio digitale sia la mano invisibile dietro l’iniziativa con cui vorrebbe forzare gli editori a imporre il prezzo che desidera.
Probabile, tuttavia, che abbia contribuito al nascere dei sospetti dell’antitrust anche il diffondersi del modello di prezzo d’agenzia , che, permettendo di imporre i prezzi dall’alto, porta alla loro omologazione.
Anche autorità antitrust a livello nazionale si sono interessati al caso, come per esempio l’ufficio britannico per il Fair Trading che ha aperto un’indagine il mese scorso, così come negli Stati Uniti .
Claudio Tamburrino