Nuovo passo in avanti verso l’obiettivo comunitario del roaming zero, dopo l’approvazione all’unanimità di una risoluzione presentata da un gruppo di deputati alla commissione Industria (ITRE) del Parlamento Europeo. Tutti i paesi dell’Unione dovranno liberarsi delle tariffe internazionali entro il 2015 , come già promesso da tempo dal commissario all’Agenda Digitale Neelie Kroes.
Nelle stime presentate dalle autorità del Vecchio Continente, l’applicazione delle tariffe per le chiamate quando ci si trova all’estero non rappresenta più del 10 per cento del fatturato complessivo di un singolo operatore sul mercato delle telecomunicazioni . I membri di ITRE sono convinti che l’azzeramento del roaming porterà ad evidenti benefici per i consumatori, stimolando l’innovazione e contribuendo alla costruzione di un vero mercato unico in ambito europeo.
“L’abolizione completa e definitiva delle tariffe roaming in Europa è più vicina – ha dichiarato l’eurodeputato PD Francesco De Angelis, tra i principali promotori della risoluzione – Sono queste le decisioni che i cittadini si aspettano dall’Unione Europea: dal 2015 potranno finalmente beneficiare dell’abbattimento di una delle ultime frontiere esistenti tra stati membri”.
Diverso il parere dei vari operatori europei, preoccupati da una politica di prezzo eccessivamente afflittiva per il volume di investimenti nello sviluppo delle nuove reti. A partire dallo scorso 1 luglio, i nuovi tagli stabiliti dall’Unione prevedono un massimo di 45 centesimi di euro per MB scambiato nella navigazione online su dispositivi mobile . Le chiamate effettuate scenderanno del 17 per cento ad un massimo di 24 centesimi di euro al minuto.
Mauro Vecchio