Il Comitato ITRE del Parlamento europeo ha approvato la proposta di regolamentazione del mercato europeo delle telecomunicazioni, il pacchetto normativo che vuole porre fine alle tariffe di roaming, facilitare la competizione tra provider e tutelare della net neutrality , nonché a quello dedicato all’Internet del futuro.
Nel dettaglio le proposte prevedono la fine dell’applicazione delle tariffe di roaming a partire da 15 dicembre 2015, il conferimento alla Commissione UE di poteri di controllo sull’allocazione delle frequenze da parte dei governi, nonché norme sulla net neutrality , tra cui principalmente il divieto ai fornitori di servizi di bloccare o rallentare la connessione a certi servizi o applicazioni (ad esempio, quelli VoIP, potenziali concorrenti).
In realtà sorgono dei dubbi a proposito di questo ultimo punto: è stato approvato l’emendamento proposto da Pilar del Castillo Vera (spagnola, del Partito popolare europeo) e non quello di Catherine Trautmann (Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici) e i due si distinguono per dei dettagli che potrebbero ribaltare del tutto il senso della proposta. Per questo la scelta finale ha lasciato insoddisfatti molti osservatori. La versione di Del Castillo Vera agevolerebbe gli accordi fra gli operatori e i cosiddetti “servizi specializzati”, aprendo la strada alla creazione di corsie preferenziali per i soli servizi in grado di foraggiare gli operatori.
Ora manca la votazione plenaria del Parlamento europeo, attesa per il 3 aprile, mentre i singoli Stati membri sono già impegnati a discutere nei gruppi di lavoro l’adozione delle disposizioni: se i tempi verranno rispettati la normativa verrà adottata entro la fine del 2014 .
Il vicepresidente della commissione Neelie Kroes – che dell’abbassamento progressivo delle tariffe di roaming ha fatto una sua battaglia personale – stava aspettando l’approvazione di questa normativa: “Il voto è una grande notizia e siamo un passo più vicino all’assicurare la dinamicità e la competitività del settore delle telecomunicazioni”
Claudio Tamburrino