UE pronta a sanzionare Microsoft

UE pronta a sanzionare Microsoft

Lo afferma la Commissione europea, ormai sul punto di concludere l'indagine triennale sull'azienda, accusata di aver sfruttato la propria posizione per imporre il Media Player ed altri software, a scapito di concorrenza e utenti
Lo afferma la Commissione europea, ormai sul punto di concludere l'indagine triennale sull'azienda, accusata di aver sfruttato la propria posizione per imporre il Media Player ed altri software, a scapito di concorrenza e utenti


Roma – Nulla di buono è al fine giunto da Bruxelles per Microsoft. La Commissione Europea, che da tre anni sta indagando sulla posizione dell’azienda sul mercato, ha infatti chiaramente dichiarato di essere pronta ad imporre pesanti sanzioni. Queste potranno andare dal rilascio ai concorrenti cruciali di porzione di codice software alla realizzazione di un Windows “leggero”, fino a vere e proprie multe.

“In questa fase – ha dichiarato il portavoce della Commissione Tilman Lueder – abbiamo messo insieme tali prove e siamo in possesso di un dossier così approfondito che ci induce a ritenere che qualsiasi decisione prenderemo non potrà essere messa in discussione dai tribunali europei”.

Le accuse a Microsoft sono note e sono quelle di aver sfruttato abilmente la propria posizione sul mercato, ottenuta attraverso Windows, per promuovere propri software, come il Windows Media Player, a scapito di quelli dei concorrenti e con ripercussioni negative per i consumatori.

Quello che la Commissione andrà a decidere in tempi brevi, dunque, seguirà due possibile opzioni. Si obbligherà l’azienda a produrre un Windows leggero , privo cioè di software in bundle come il Media Player, per consentire ai rivali di avere maggiori possibilità sul mercato; in alternativa Microsoft potrebbe essere costretta ad inserire direttamente in Windows software prodotto dalla concorrenza. Secondo la Commissione inserire il Media Player in Windows “indebolisce la concorrenza, riduce l’innovazione dei prodotti ed in sostanza comprime le scelte dei consumatori”.

Non solo. La Commissione potrebbe imporre al big di Redmond di condividere con i propri rivali – a partire da Sun Microsystems, uno dei maggiori sostenitori dell’iniziativa antitrust europea – porzioni essenziali del proprio server software.

Il tutto sarà aggravato da una sanzione economica il cui ammontare, ha spiegato la Commissione, dovrebbe essere rapportato alla gravità e alla durata degli abusi ascritti a Microsoft. Secondo qualcuno questo potrebbe portare addirittura a multe nell’ordine di circa 3 miliardi di dollari, ovvero il 10 per cento del fatturato dell’azienda, una pena che sarebbe il massimo consentito dai regolamenti europei. Ma, per ora, si tratta solo di speculazioni.

Secondo Mario Monti, commissario europeo alla Concorrenza, “gli abusi di Microsoft proseguono” e dunque diverrebbero inevitabili drastiche misure. Ma ha anche sottolineato come la Commissione, prima di prendere una decisione, intenda lasciare aperta una porta per Microsoft, a cui è riconosciuto il diritto di replicare alle accuse con una nuova memoria e una audizione presso le autorità comunitarie.

A tutto questo Microsoft ha reagito per il momento attraverso una propria portavoce a Parigi, Tiffany Steckler, spiegando che ora l’azienda intende valutare approfonditamente le preoccupazioni espresse della Commissione. Steckler ha spiegato che l’azienda è dispiaciuta che questo “allunghi procedimenti che sono già andati avanti per tre anni” ma ha sottolineato che Microsoft “prende queste indagini molto seriamente e lavorerà al massimo per rispondere alle preoccupazioni e portare il tutto ad una conclusione positiva”. L’azienda non ha invece voluto commentare le sanzioni ipotizzate dalla Commissione.

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Pubblicato il
7 ago 2003
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