La guerra brevettuale tra Samsung e Apple rischia di diventare ancora più amara per la coreana: già a digiuno di successi, sembra ora che le autorità europee stiano investigando su suoi possibili abusi del sistema della proprietà intellettuale in particolare per quanto riguarda il suo utilizzo in sede legale di brevetti legati allo standard 3G .
La tecnologia rivendicata nei brevetti che Samsung contesta ai prodotti Apple davanti a diversi tribunali, infatti, è legata a quelle che costituiscono lo standard 3G, quindi deve essere obbligatoriamente licenziata con condizioni “giuste, ragionevoli e non discriminatorie” ( FRAND , Fair, Reasonable And Non-Discriminatory ).
In base a questa considerazione già la Corte Internazionale di Giustizia e i tribunali locali olandesi hanno respinto le richieste di blocco di prodotti Apple depositate da Samsung. Ma la coreana ha usato gli stessi brevetti anche per le denunce depositate davanti ad altri tribunali.
Inoltre, è rilevante il fatto che a sviluppare lo standard 3G sia stato un organismo del vecchio continente, lo European Telecommunications Standards Institute ( ETSI ).
Per questo sembra ora che Bruxelles sia interessata ad investigare le pratiche della coreana alla ricerca di eventuali abusi della normativa.
A dirlo ufficialmente, in realtà, è per il momento solo Apple stessa nei documenti depositati per la causa che vede le due contrapposte davanti al tribunale californiano: “La Commissione Europea – vi si legge – ha recentemente aperto un’indagine per determinare se le pratiche di Samsung violino o meno la normativa europea in materia di competizione”.
Tuttavia, indiscrezioni sembrano confermare l’esistenza di tale indagine, ancora nella fase preliminare: la Commissione avrebbe chiesto a Samsung (e ad Apple) maggiori informazioni circa le pratiche brevettuali legate agli standard tecnologici per decidere o meno se aprire un’inchiesta ufficiale.
Claudio Tamburrino