Roma – “Non c’è motivo di credere che Microsoft non applicherà le misure richieste da Bruxelles”. Queste sono le parole pronunciate ieri pomeriggio da Jonathan Todd, ormai celebre portavoce della commissaria europea alla Concorrenza Neelie Kroes. Parole che sembrano mettere fine alle molte speculazioni delle ultime ore sull’atteggiamento che Microsoft avrebbe tenuto in merito alle richieste della Commissione.
Che la situazione sia difficile è cosa risaputa : dinanzi alle richieste di facilitare l’accesso al codice per le softwarehouse concorrenti e di realizzare una versione di Windows priva del Media Player , Microsoft e Commissione sono in questi mesi venute più volte a quello che a molti è sembrato uno scontro .
La Commissione in queste ore sta dunque esaminando quanto trasmesso da Microsoft ma si saprà solo entro fine luglio se l’antitrust europeo intenderà procedere a ulteriori sanzioni contro il big di Redmond per le inadempienze eventualmente riscontrate nell’adeguarsi alle richieste imposte dall’Unione.
Di sanzioni si è parlato molto nelle ultime settimane. Oltre alla megamulta da 497 milioni di euro già decisa, infatti, qualora Microsoft non risultasse convincente alla Commissione è possibile che questa decida di imporre nuove e pesantissime multe: si parla in particolare di qualcosa come cinque milioni di dollari al giorno. Una cifra che sarebbe equivalente al 5 per cento del fatturato raggiunto mediamente da Microsoft ogni giorno nel corso del 2004.
A questo punto non resta che attendere il responso dei commissari.