La Commissione Europea ha inviato a Parigi e Lussemburgo una lettera di messa in mora perché ritiene contrarie alle regole comunitarie le recenti decisioni da parte dei due paesi di abbassare l’imposta sugli ebook.
Francia e Lussemburgo hanno recentemente deciso di abbassare l’imposta sui libri digitali rispettivamente al 7 per cento e al 3 per cento , contravvenendo alla normale tassazione su beni e servizi digitali: per quanto possa sembrare interessante per gli utenti del nuovo formato e per la conseguente distribuzione dei libri, e per quanto tale “sconto” sia stato adottato nell’ottica di considerare gli ebook un volano per promuovere la lettura, la normativa europea “non permette agli Stati membri di applicare una tassazione ridotta” ad un bene specifico rispetto alla categoria cui appartiene.
In pratica, Bruxelles teme che si connoti una forma di aiuto di stato impropria dal momento che negli altri paesi e sugli altri beni digitali l’IVA resta in Francia al 19,6 per cento e in Lussemburgo al 15.
Tale situazione avrebbe poi effetto non solo sui formati cartacei, ma anche sui rivenditori degli altri paesi dell’UE: secondo Bruxelles tali sconti sulla tassazione “starebbero creando serie distorsioni della competizione che stanno danneggiando operatori economici di tutti e 25 gli Stati Membri” dal momento che il mercato unico prevede (anche se non sempre riesce a realizzare) la libera circolazione dei beni anche digitali e quindi mette tutti in diretta competizione.
Claudio Tamburrino