A rivelarlo in esclusiva è stato un articolo apparso tra le pagine online del Wall Street Journal : le varie aziende del web non saranno obbligate a chiedere il permesso degli utenti prima di ogni singola variazione delle informazioni contenute nei cookies . Le Internet company saranno di fatto sollevate dalle tanto temute opzioni di opt in , almeno quelle sbandierate nello scorso mese di novembre dai commissari europei.
Le autorità del Vecchio Continente avevano infatti dato circa sei mesi di tempo ai vari stati membri, affinché le singole legislazioni nazionali recepissero i termini di una nuova direttiva sulla privacy e il tracciamento online. Regole avvolte nell’ombra, che avevano subito messo in allarme i vari protagonisti della Rete. Il “consenso informato” degli utenti sarebbe stato necessario ad ogni singola implementazione sui PC di quei file sfruttati per consegnare messaggi pubblicitari o comunque contenuti mirati.
Una vera e propria minaccia al business del web, almeno secondo i vari rappresentanti dell’industria che avevano sottolineato come la direttiva rappresentasse un pericolo per il tradizionale funzionamento della pubblicità online . Un documento riservato ha ora fatto luce su alcuni dettagli della direttiva europea, così come inviata ai vari stati membri per la sua futura adozione nazionale. Un paper che pare aver fatto tirare un sospiro di sollievo all’industria del web.
“Non è necessario – si può leggere nel documento – ottenere il consenso per ogni singola operazione di accesso al terminale dell’utente o per conservare informazioni sul terminale dell’utente stesso, se ci sono state informativa e consenso iniziale”. Sarebbe dunque sufficiente che il singolo utente imposti il browser in modo da accettare o meno i cookie , un’impostazione poi valida nel corso della sua navigazione. Le società di Internet avrebbero già adottato gli strumenti necessari per evitare obblighi ripetuti di opt in .
Mauro Vecchio