Trasformare in oro i dati delle pubbliche amministrazioni. È il nuovo obiettivo della Commissione Europea nella già nota Agenda Digitale, una strategia sui dati aperti che dovrebbe garantire all’economia del Vecchio Continente un contributo da 40 miliardi di euro all’anno . Un piano per per sfruttare al meglio “il corposo volume di informazioni raccolte da numerosi servizi e autorità pubblici”.
Il piano strategico annunciato dai commissari d’Europa seguirà tre strade o direttrici: in primis, “mettendo gratuitamente a disposizione del pubblico il patrimonio di informazioni grazie a un nuovo portale di dati”. In secondo luogo, verranno create tra i vari stati membri “condizioni eque di concorrenza in materia di accessibilità dei dati”.
L’Unione Europea metterà infine in dotazione 100 milioni di euro da erogare nel biennio 2011-2013 , in modo da finanziare la ricerca volta a migliorare le tecnologie di gestione dei dati. Il tutto passerà per un significativo aggiornamento della direttiva del 2003 sul riutilizzo delle informazioni.
Come? Innanzitutto “generalizzando la norma secondo cui tutti i documenti messi a disposizione dal settore pubblico possono essere riutilizzati per qualsiasi scopo, commerciale o non commerciale, se non sono tutelati dal diritto d’autore di terzi”. I vari enti pubblici non potranno poi addebitare costi superiori a quelli necessari per soddisfare una singola richiesta di dati .
Il portale annunciato è attualmente in versione beta, pronto ad essere pienamente operativo nella primavera del 2012 . “Una volta a regime – si spiega – il portale fungerà da punto di accesso unico ai dati riutilizzabili messi a disposizione da tutte le istituzioni, organismi e agenzie dell’Unione Europea e dalle autorità nazionali”.
“Oggi inviamo un forte segnale alle amministrazioni: i dati in vostro possesso aumenteranno di valore se messi a disposizione del pubblico – ha spiegato il commissario all’Agenda Digitale Neelie Kroes – Quindi, cominciate a diffonderli fin d’ora, utilizzando il quadro elaborato dalla Commissione per unirvi ad altri leader intelligenti che hanno già cominciato a sfruttare le potenzialità dei dati aperti”.
Mauro Vecchio