Si tratta di una risoluzione con cui l’Unione Europea favorirà il più pieno sviluppo di quella che è stata chiamata Internet delle cose . E che provvederà inoltre alla costituzione di una speciale commissione, pronta ad assicurare i fondi necessari al sostegno dei vari progetti d’implementazione di quelle tecnologie legate alla quotidiana oggettistica .
Una strategia dunque di ampio respiro, da realizzarsi ad una condizione: che i cittadini del Vecchio Continente vengano informati in maniera trasparente. Lo sviluppo della Internet delle cose sarà cioè legato a doppio filo con ila fiducia accordata da parte degli stessi utenti, che non dovranno avere dubbio alcuno sui potenziali effetti nefasti di queste tecnologie .
In altre parole, il Parlamento d’Europa ha sottolineato come il futuro del business relativo ad una Internet delle cose vada di pari passo con la tutela della privacy degli utenti, oltre che con un generale stato di sicurezza sui possibili effetti negativi sulla salute .
“I consumatori europei – si legge nel comunicato stampa diramato dalle autorità europee – dovranno avere la possibilità di scegliere un prodotto non connesso. Perché lo sviluppo di una Internet delle cose dipenderà molto dal livello di fiducia riposto dai consumatori nell’intero sistema”.
Mauro Vecchio