Atene – È ad un’Authority europea delle Comunicazioni che pensa Viviane Reding quando parla di dare più poteri alla Commissione UE in materia di TLC. Il Commissario per la Società dell’Informazione e i Media ha infatti esposto la propria ricetta per la regolamentazione delle telecomunicazioni in Europa in occasione della Conferenza Internazionale “Exploring the Global Dynamics of Broadband Internet” che si è tenuta venerdì scorso ad Atene.
“La Commissione – ha dichiarato il Commissario nel suo discorso – è alla fase finale del suo lavoro, che riguarda proposte concrete per un nuovo quadro regolamentare nel settore europeo delle TLC. La prossima estate lavorerà intensamente su una dettagliata relazione sull’impatto economico per assicurare che le proposte rafforzeranno competitività, crescita e benefici per i consumatori nel mercato europeo. Alla fine di ottobre pubblicherò una proposta legislativa concreta su cui si dovranno prendere delle decisioni, con il Parlamento e il Consiglio europeo”.
Due i pilastri principali della proposta: la competitività, soprattutto nel settore della banda larga, anche con la disponibilità di tecnologie wireless, e il completamento della realizzazione del mercato interno delle TLC. Quello delle comunicazioni, ha osservato Reding, è un campo in cui c’è bisogno di più Europa. E in Europa, secondo il commissario, c’è bisogno di un’Autorità che, con il supporto delle singole Authority nazionali, sia in grado di dare una regolamentazione coordinata al mercato dell’Unione.
“La storia del roaming – ha affermato – dovrebbe aver dimostrato che abbiamo già un regolatore europeo delle telecomunicazioni. È la Commissione Europea, che è veramente un’istituzione indipendente e sovranazionale. Se davvero crediamo in un mercato per operatori e utenti, la riforma europea delle TLC dovrà essere coordinata dalla Commissione Europea”.
La proposta di Viviane Reding piace a Generazione Attiva , associazione di difesa dei consumatori: “Concordiamo con la valutazione della Commissaria che vede le authority nazionali (in Italia l’ Agcom ) ostacolate nel fare il loro lavoro, sia perché non sono sufficientemente indipendenti, sia per mancanza di strumenti e risorse adeguate”.
Secondo l’associazione presieduta da Andrea D’Ambra, “La riprova l’abbiamo guardando ad esempio ciò che si è ottenuto sul roaming, ma anche con l’abolizione dei costi di ricarica, che ha visto il ruolo fondamentale della Commissione Europea, senza la quale non saremmo mai arrivati ai risultati ottenuti. Più poteri alla Commissione Europea e più concorrenza significa tutelare i consumatori, per questo Generazione Attiva plaude alla proposta della Commissaria Viviane Reding e chiede che si acceleri in tale direzione”.
D.B.