Se il 1 aprile vi diranno che il Green Pass non serve più, sarà uno scherzo: il Green Pass non scomparirà, o almeno non ancora. Sebbene il 31 marzo possa decadere definitivamente lo Stato di Emergenza, infatti, l’Esecutivo sembra orientato a mantenere attivo lo strumento sul quale sono basate le restrizioni e calibrata la differenziazione tra guariti/vaccinati e non immunizzati.
Il QR Code, insomma, non diventerà ancora un ricordo lontano: è qui per restare, probabilmente fino a fine anno, sicuramente fino a quando ne verrà ravvisata utilità strumentale per l’applicazione delle norme funzionali alla strategia contro la pandemia.
Il Green Pass continua
Uno strumento politico secondo alcuni, uno strumento sanitario secondo altri, uno strumento inutile secondo altri ancora. Secondo l’Esecutivo, tuttavia, resta utile a prescindere e lo sarà probabilmente almeno per qualche mese ancora. Fino a quando? Fino a fine anno, suggeriscono ipotesi vicine a Palazzo Chigi, o fino “alla fine della campagna vaccinale” secondo dichiarazioni dei membri del Comitato Tecnico Scientifico.
In ogni caso non sarà la fine dello Stato di Emergenza a sancire la fine dei Certificati Verdi: l’approvazione odierna ne proroga l’efficacia. 331 i voti favorevoli, 45 quelli contrari e 3 le astensioni. Immediata la reazione di Giorgia Meloni, dal fronte del “no”, su Facebook:
Bocciato dai partiti della maggioranza, l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia per chiedere la revoca del green pass con lo scadere dello stato di emergenza del 31 marzo. Incredibile che mentre altri partiti si dichiarano contrari, alla prova dei fatti si comportino esattamente in maniera opposta, lasciandoci soli a lottare contro questa misura insensata che danneggia la nostra economia ed inutile per combattere la pandemia. Continueremo a fare la nostra parte affinché venga abolito: non ci fermeremo.
Tra le novità contenute nel testo del decreto, si segnala che “In zona bianca sono consentite le feste popolari e le manifestazioni culturali all’aperto, anche con modalità itinerante e in forma dinamica, riconosciute di notevole interesse culturale ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio“. Il Green Pass rimane, insomma, ma a sfumare saranno le regole che ne impongono l’adozione. Senza deadline, per ora: saranno i dati a parlare, e le curve di contagio e ospedalizzazione che vedremo al termine della bella stagione.
La campagna di vaccinazione, nel frattempo, ha raggiunto nuovi minimi: sono solo 200 mila i Green Pass per vaccinazione rilasciati quotidianamente in questa fase contro i 500/600 mila del mese di gennaio. Ridotti anche i tamponi quotidiani e rallentato il ritmo delle guarigioni. Presto sarà raggiunta quota 250 milioni di Green Pass rilasciati.
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