Erano in trattativa e ora arriva la conferma ufficiale: YouTube ha acquistato la startup di produzioni video Next New Networks . La startup, nata a New York nel 2007, è riuscita a costruire una solida base per lo sviluppo di un’audience legata alla visione di video web originali, riuscendo ad attrarre oltre due miliardi di utenti e sei milioni di sottoscrizioni tra i propri partner.
Anche se i dettagli dell’accordo rimangono riservati, il motivo di un tale investimento appare chiaro: nel bel mezzo di una competizione con grandi piattaforme, quali Hulu e Netflix, il Tubo sta cercando di accaparrarsi la piazza di miglior produttore di contenuti originali e professionali, siglando la propria autorità all’interno della Rete.
Citando le dichiarazioni di alcuni personaggi addentro la faccenda, il Wall Street Journal sostiene che Google sborserà decine di milioni di dollari per tenersi stretto i neo-arrivati a Mountain View. Il New York Times parla di un’operazione da non meno di 50 milioni di dollari, secondo quanto dichiarato da due persone coinvolte nell’affare.
Con l’acquisizione di Next New Networks , YouTube si prepara a compiere un salto dai contenuti amatoriali e di breve durata alla produzione di video professionali , inclusi i film online. Nonostante si possa pensare che un’operazione del genere sia dettata dalla volontà di creare un proprio spazio di programmazione, Mountain View rimane cauta su questo punto: “Dentro YouTube, Next New Networks sarà un laboratorio di sperimentazione e innovazione che insieme al team working gestirà un’ampia varietà di contenuti provenienti dai nostri partner e farà emergere i nuovi talenti” afferma Tom Pickett, direttore delle operazioni sui contenuti per il Tubo.
Secondo gli osservatori, rafforzare la programmazione originale rappresenta un’operazione decisiva nell’ambito della competizione con altri servizi come Hulu, iTunes e Netflix. Per quanto concerne strettamente Google, è forte l’esigenza di acquisire video più lunghi al fine di rendere popolare il servizio Google TV. “C’è ancora molto da fare per YouTube oltre l’esperienza di un singolo video” continua Pickett: “Noi vogliamo pensare a un serie di video ed esperienze programmate. È questa la direzione nella quale ci stiamo muovendo e pensiamo che questo team ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo”.
Secondo James L. McQuivey, analista di Forrester Research , i video-creatori presenti su YouTube stanno facendo grandi cose e guadagnando tanto denaro, ma manca un’aggregazione significativa di tutti i produttori. “Fin quando YouTube rimarrà qualcosa di cui fruire tra una telefonata e l’altra al lavoro, non cambierà il modo con il quale l’azienda raffigura la propria relazione con lo spettatore” conclude McQuivey.
Cristina Sciannamblo