Chi vuol prenotare una visita agli Uffizi di Firenze dovrà passare dal sito ufficiale uffizi.it oppure da un’agenzia autorizzata. È quanto stabilito dalla Corte Federale dell’Arizona con un pronunciamento che il complesso museale toscano definisce “storico”.
Gallerie degli Uffizi: vittoria sui bagarini
Viene così posto freno all’attività di soggetti non autorizzati che sfruttando il nome e il marchio delle Gallerie hanno fino ad oggi venduto biglietti per l’ingresso, spesso a prezzo maggiorato, traendo così in inganno turisti e visitatori. Facendo una rapida prova, uno dei siti in questione (di cui non riportiamo per scelta il link) propone un tagliando a quasi il doppio della spesa rispetto a uffizi.it.
Storica vittoria giudiziaria contro il bagarinaggio online! La Corte Federale dell’Arizona ha dichiarato il “superiore diritto del museo” ad usare nome, marchio e logo delle #GalleriedegliUffizi. Un duro colpo contro coloro che illegalmente hanno sfruttato la nostra immagine. pic.twitter.com/Ec4E5uABZY
— Gallerie degli Uffizi (@UffiziGalleries) February 6, 2020
La battaglia legale ha visto il complesso museale fiorentino contro l’americana BoxNic Anstalt, agenzia Web che ha registrato un numero non indifferente di domini proprio a tale scopo. Eike Schmidt, direttore dal 2015, ha definito quanto stabilito oggi oltreoceano una “vittoria storica”, un “colpo devastante” contro coloro definiti “vampiri della Rete” e “parassiti”, colpevoli di aver per anni “illegalmente e in malafede sfruttato il nostro patrimonio e la nostra immagine”.
Problema risolto e bagarini fuori gioco, dunque? Questione secondary ticketing archiviata? Non esattamente. La sentenza colpisce esclusivamente l’azienda statunitense in questione, alla quale sono attribuite le pratiche di cybersquatting (l’appropriamento indebito di un marchio altrui nel mondo online), violazione del marchio e concorrenza sleale. Può però costituire un precedente e fungere da deterrente per altri intenzionati a fare lo stesso. Il controllo dei domini in questione dovrà essere trasferito entro 15 giorni alle Gallerie degli Uffizi che, con tutta probabilità, risolverà la questione con un redirect verso la propria legittima homepage.