Si chiama Project Link il nuovo progetto di Google con al centro la connettività africana ed in particolare la capitale dell’ Uganda Kampala.
È qui che Mountain View ha deciso di portare “una rete di fibra ottica super-veloce e ad alta capacità”, permettendo così agli operatori locali di offrire connessione ad uffici pubblici e scuole e possibilità prima impensabili: se quello del digital divide appare in molti casi come l’ultimo dei problemi dell’Africa, dall’altro essere esclusi dalla Rete significa perdere opportunità di sviluppo, di commercio o anche di realizzazione personale . Secondo uno studio condotto dalla società di consulenza McKinsey & Co, Internet potrebbe contribuire nei prossimi anni notevolmente allo sviluppo dell’Africa: l’economia digitale potrebbe contare addirittura fino al 6 per cento del PIL totale del continente, con introiti per l’economia pari a 300 miliardi di dollari entro il 2025.
Oltre a questi sviluppi futuri, bisogna poi ricordare gli aiuti concreti che la Rete può significare fin da subito: le risorse online per le università o i servizi a favore degli ospedali sono solo due esempi.
D’altra parte, al momento su un miliardo di persone che vive in Africa, appena il 16 per cento può contare su una connessione a Internet e Google sta guardando ai paesi africani ormai da anni: Kampala può rappresentare un primo passo verso la costruzione delle infrastrutture.
In questo senso, peraltro, sono numerose le iniziative da parte di Mountain View: dall’ idea di portare la connessione attraverso un sistema di palloni aerostatici alla sperimentazione con i white space , le porzioni di frequenze non occupate dalle trasmissioni televisive.
Claudio Tamburrino