La società californiana specializzata in sicurezza VirnetX ha deciso di premere l’acceleratore su una strategia brevettuale aggressiva, volta a portare in tribunale le aziende che ipotizza violare i suoi brevetti e che non vogliono accordarsi per una licenza: dopo aver denunciato Microsoft (uscendone vincitrice), ora si è mossa contro Apple, Aastra, Cisco e NEC .
L’azienda con base nella Scotts Valley in California ha appena 12 impiegati, ma un portafoglio brevettuale con 48 titoli, e domande per altre tecnologie che dice essere “essenziali per la sicurezza delle specifiche 4G”. Redmond si era già accordata , dopo la sentenza a suo sfavore nel processo di primo grado che la vedeva imputata per violazione di due brevetti detenuti da VirnetX, per una somma superiore ai 200 milioni di dollari.
In seguito a questa prima vittoria, VirnetX ha visto rafforzati i suoi due brevetti vincitori (il 6,502,135 e il 7,188,180 , entrambi relativi a tecnologie di sicurezza di rete ), grazie alla conferma della loro validità anche da parte dell’ufficio brevettuale che in seguito alla deposizione della causa aveva avviato una procedura di revisione .
Il primo dei due, il ‘135, è ora al centro della nuova causa avviata nei confronti di Apple: la tecnologia da esso tutelata, così come quella protetta dal brevetto VirnetX 7,490,151 , sarebbe state utilizzate senza licenza o altra forma di permesso nella produzione di iPhone, iPad, iPod Touch.
La piccola azienda californiana ha inoltre contestato a Cisco, Aastra e NEC l’utilizzo nel loro prodotti VoIP di tecnologie che violano cinque brevetti VirnetX: oltre ai tre già nominati si aggiunge il numero 6,839,759 e il 7,418,504 , sempre relativi a metodi per garantire la sicurezza di una rete.
Le aziende coinvolte non hanno espresso commenti , attendendo di studiare il caso.
Claudio Tamburrino