Contrordine: Windows 7 potrebbe arrivare nel 2009. Continua il balletto di date, e questa volta non si tratta solo di supposizioni : ad indicare il prossimo anno come la data possibile di arrivo della nuova versione del sistema operativo Microsoft è Bill Gates in persona, comandante in capo del colosso del software di Redmond.
La prossima versione di Windows, dunque, potrebbe vedere la luce “entro il prossimo anno”. Una previsione che stupisce, soprattutto alla luce dello sviluppo quinquennale che ha richiesto Vista: ma proprio l’attesa della precedente release, che secondo i più cattivi e secondo alcuni analisti non sarebbe neppure stata accolta troppo felicemente dal mercato, avrebbe spinto BigM a rivedere la tabella di marcia, impartendo una seria accelerazione.
Bill comunque si dice “entusiasta” del nuovo sistema, che secondo la sua opinione potrebbe cambiare per sempre il panorama dell’interazione uomo-macchina: la passione di Gates per le interfacce (multi)touch è nota, ma ora al quadro si potrebbe unire anche la telefonia mobile. Nelle sue dichiarazioni, il fondatore di Microsoft si sofferma su una sempre maggiore integrazione tra i due mondi, quello del computing e quello della telefonia, forse a presagire un cambio nel prototipo del PC secondo Redmond.
In questo senso troverebbero anche conferma alcune voci sulla presunta modularità di Windows 7: l’ipotesi sul campo è che BigM possa porre in vendita un pacchetto base del suo sistema, al quale aggiungere servizi (navigazione, archivio immagini etc) in base alle proprie esigenze e al proprio budget. Un’idea che pare non riscuotere grossi successi, ma che potrebbe rimpinguare le casse di Redmond e confermare l’ atteso salto generazionale nel codice del sistema operativo a finestre.
Per il momento, salvo conferme ufficiali, Windows 7 resta comunque previsto per l’inizio del 2010: l’ ipotesi più probabile, è che Gates si riferisse alla versione di test per gli sviluppatori del nuovo sistema. I più pessimisti , comunque, vedono in tutta questa fretta di realizzare il successore di Vista un filo comune: sarà per questo che l’esecuzione capitale di Windows XP è stata rimandata al 2010? Di sicuro, la notizia non causerà l’impennata delle vendite di Vista.
Luca Annunziata
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