L’ultimo saluto agli utenti in un documento accorato. A quasi 10 anni dalla sua fondazione digitale, il tracker BitTorrent UKNova annuncia il suicidio cibernetico . A mostrare i muscoli legali sono stati i vertici della britannica Federation Against Copyright Theft (FACT), con la più classica delle missive di tipo cease and desist . Interrompere subito le attività per evitare grossi guai in aula.
Fondato nel 2003, il tracker UKNova aveva assaporato il successo grazie alla sua visione “etica” del torrentismo. Permettendo ai cittadini britannici di seguire programmi radiofonici e televisivi anche se residenti all’estero, dunque impossibilitati alla visione per restrizioni geografiche . La piattaforma era utilissima per tutti quegli spettatori che non riuscivano a seguire uno show all’orario programmato.
Perché UKNova è stato descritto come un tracker etico? Nelle policy del sito, la specifica protezione di tutti quei broadcaster che guadagnano tramite la vendita di DVD o canali premium . Gli amministratori della piattaforma avevano sempre ostacolato la pubblicazione di link a contenuti a pagamento, mentre lo stesso UKNova non accettava inserzioni pubblicitarie, vivendo di donazioni da parte degli utenti.
Evidentemente, un codice di condotta che non è bastato ai vertici di FACT, in particolare ad una “grosso operatore satellitare” – c’è chi fa il nome di BSkyB – e all’associazione che gestisce i diritti televisivi del calcio britannico (ovvio pensare alla seguitissima Premier League ). Gli associati di FACT si sarebbero lamentati di “una piccola quantità di link” – almeno seguendo il ragionamento degli admin di UKNova – in violazione del copyright.
Supposizioni a parte, il tracker del torrentismo ha deciso di eliminare tutti i file torrent e le pagine associate, lasciando intatto solo il forum . Nella missiva cease and desist inviata dai legali di FACT, “tutti i link presenti sul sito sono in violazione del diritto d’autore, salvo dimostrare che sia stato ottenuto uno specifico permesso da parte dei legittimi detentori dei diritti”. Insomma , colpevole fino a prova contraria.
Mauro Vecchio