A confermarlo sono stati i vertici del Department for Culture, Media and Sport in terra britannica: il processo d’adozione del famigerato Digital Economy Act ( DEA ) verrà temporaneamente sospeso. Il nuovo regime anti-pirateria non sarà implementato prima dell’anno 2014 .
Gli attivisti d’Albione hanno dunque tirato un sospiro di sollievo, preoccupati dalle cruciali conseguenze sui diritti fondamentali dei netizen locali. Modellato sulla cosiddetta Dottrina Sarkozy, il testo del DEA prevede una serie graduale di avvertimenti per gli utenti colti con le mani nel sacco del P2P .
Pressato dalle più delicate questioni legali, il governo britannico sembra ora voler rivedere l’attuale testo di legge, che appunto non sarà realtà fino al 2014. Soddisfatta anche la Internet Service Providers Association (ISPA), i cui membri, i fornitori di connettività, non gradiscono il ruolo da poliziotti al servizio del copyright . (M.V.)