L’accesso ad un servizio broadband universale è una priorità che cela enormi potenzialità: questo il pensiero di Lord Stephen Carter, ministro delle Telecomunicazioni britannico. Sul web si deve investire, partendo dalle infrastrutture che vanno migliorate, utilizzando un mix di tecnologie già affermate e anche di nuove.
Intervenuto al Westminster Media Forum , Lord Carter ha dichiarato che i tempi sono maturi per una svolta, nonostante la crisi economica. “Siamo davanti ad una convergenza tra opportunità e necessità, una situazione che risulta favorevole al Governo per contribuire in maniera attiva alla realizzazione di una nuova infrastruttura digitale” ha affermato .
Nei suoi progetti il nuovo servizio sarà universale, accessibile a tutti e molto vario: “Per alcuni le nuove fibre next-gen rappresentano l’unica risposta possibile. Io, invece, credo che la realtà sarà fatta di un ricco mix di tecnologie, siano esse fatte di cavi o no” spiega Carter. “Il tutto insieme ad un nuovo, necessario, approccio al sistema di fruizione dei contenuti, universalmente valido per entrambi i metodi. Inoltre dobbiamo garantire che l’accesso digitale di tutti non rimanga solo sulla carta.”
Il passaggio al digitale consentirà inoltre di migliorare la pubblica amministrazione, sino ad ora bloccata in una situazione di stallo: “Una volta rafforzate le infrastrutture, dovremo poi studiare dei business plan per la fornitura di servizi pubblici tramite un sistema digitale online, utile anche a togliere la PA dalla situazione attuale, che la vede nell’impossibilità di dedicarsi al settore digitale come dovrebbe”.