C’è chi non ha risparmiato i commenti più impietosi, descrivendolo come uno degli errori più stupidi compiuti in ambito informatico. Un errore marchiano, che ha messo in grande imbarazzo gli alti vertici del Ministero della Difesa britannico. E in questo caso il sito delle soffiate Wikileaks non c’entra nulla, non con l’inevitabile fuoriuscita di una serie di informazioni riservate sullo sfruttamento del nucleare nell’ambito dei sottomarini da guerra.
L’allarme era scattato tra gli attivisti d’Albione, che avevano impugnato le predisposizioni del Freedom of Information Act per saperne di più sull’argomento. I vertici della Difesa hanno così redatto uno specifico documento da consegnare al pubblico, censurato in determinati punti . Intere frasi o pagine sono state dunque oscurate con il più classico degli evidenziatori virtuali, spazzate via da lunghi tratti neri.
Qualcuno deve poi aver avuto la più geniale delle idee: cambiare il colore dello sfondo del documento da inviare in formato PDF. Da bianco a nero . Risultato? Chiunque potrebbe effettuare un copia/incolla decisivo per leggere l’intero documento. E venire a sapere che i vari sottomarini britannici soffrono di una lunga e dettagliata lista di difetti strutturali, capaci di provocare – ovviamente se colpiti – un disastro.
Informazioni potenzialmente catastrofiche, soprattutto se finite in mano al nemico. I vertici del Ministero della Difesa hanno dunque sottolineato come si tratti di un errore che manderà su tutte le furie il governo di Washington, dato che nel documento sono presenti numerosi dettagli sulla gestione dei sottomarini a stelle e strisce. Il governo d’Albione è ora alla caccia del responsabile, che verrebbe subito licenziato in tronco.
Mauro Vecchio