UK, il pirata che parlava troppo

UK, il pirata che parlava troppo

Si allunga il periodo di detenzione per Anton Vickerman, admin del sito di indexing SurfTheChannel.com. Ha pubblicato online documenti legali che dovevano restare privati
Si allunga il periodo di detenzione per Anton Vickerman, admin del sito di indexing SurfTheChannel.com. Ha pubblicato online documenti legali che dovevano restare privati

Già condannato a quattro anni di carcere per le attività di indexing sulla piattaforma SurfTheChannel.com , il cittadino britannico Anton Vickerman è riuscito a guadagnarsi un ulteriore mese di prigionia su ordine della Newcastle Crown Court . Da tempo nel mirino della Federation Against Copyright Theft (FACT), l’admin aveva pubblicato online alcuni post sulle specifiche dinamiche del suo processo per violazione del copyright.

Sul suo blog, Vickerman aveva diramato alcuni documenti passati dalla pubblica accusa ai legali della difesa, puntando il dito contro i suoi stessi accusatori – tra questi, anche la Motion Picture Association of America (MPAA) – e verso il giudice che lo aveva condannato per aver guadagnato quasi 400mila euro l’anno dalle inserzioni pubblicitarie presenti sulla piattaforma di indexing .

“Lei sapeva benissimo che c’erano delle restrizioni su ciò che poteva e non poteva essere pubblicato”, ha commentato il giudice britannico nell’aggiungere un altro mese di carcere alla già lunga pena.

Diverso il parere di Vickerman, che si è dichiarato totalmente innocente, credendo che i documenti passati dall’accusa fossero già di pubblico dominio. (M.V.)

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Pubblicato il
26 nov 2012
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