Si chiama “HomeSafe” ed è la nuova iniziativa di TalkTalk per la sicurezza del focolare domestico interconnesso del Regno Unito: il provider Internet ha implementato una serie di controlli sui contenuti web a livello di rete, totalmente opzionale ma apparentemente anche in grado di andare un po’ più in là rispetto alla semplice “sicurezza informatica”.
HomeSafe è una tecnologia che analizza il traffico di rete per individuare il tipo di sito web e confrontarlo con una lista preesistente: se il sito fa parte della “whitelist” di TalkTalk allora può essere visionato dall’utente, altrimenti l’indirizzo web risulta inaccessibile e vengono mostrati a schermo alert variamente preoccupati sulla inopportunità dei contenuti presenti.
HomeSafe è disabilitato di default, e spetta dunque ai titolari del contratto di connessione – presumibilmente i proprietari/affittuari o i genitori in caso di ADSL familiari – decidere sulla sua abilitazione e quale livello di protezione attivare : si può scegliere tra “Virus Alerts” per la protezione da siti riconosciuti come infetti da codice malevolo, “Homework Time” per tagliare fuori il social networking dalla navigazione dei ragazzi durante i compiti, “KidsSafe” per bloccare i contenuti violenti, pornografici e il gioco d’azzardo.
TalkTalk parla di protezione opzionale da contenuti inopportuni e non di censura o lotta alla pirateria digitale, eppure stando a quanto sostiene TorrentFreak HomeSafe sembra fare il passo più lungo della gamba nel caso del P2P su rete BitTorrent: non solo la tecnologia inibisce l’accesso a popolari siti dedicati ai torrent ma anche a TorrentFreak stesso . Fatto alquanto insolito, visto che l’unico “contenuto” che il sito si limita a offrire è quello di notizie e approfondimenti tematici sul file sharing e il sopraccitato BitTorrent.
Alfonso Maruccia