Londra – Il telefono cellulare come strumento di pagamento, e non solo di comunicazione, è un argomento sempre più caldo nell’attualità tecnologica: oltre alla piattaforma GPay , lo testimonia l’interesse apertamente manifestato dai cinque maggiori gestori di telefonia mobile britannici verso PayForIt , un sistema di pagamento per piccoli acquisti studiato per l’utilizzo da telefonino, e del servizo PassON lanciato nella Corea del Sud.
Come spiega BBC , la soluzione è stata adottata dagli operatori UK e consentirà agli utenti di utilizzare il cellulare per pagare l’acquisto di beni e servizi con un valore massimo di 10 sterline (circa 15 euro).
Target immediato di questo servizio è il mercato di loghi e suonerie, ma anche di biglietti per mezzi pubblici e parcheggi, e non mancherà la possibilità di sfruttare PayForIt per acquisti in webshop e music-store accessibili anche da cellulare. Il denaro speso andrà a decurtare il credito residuo (o sarà inserito nella fattura d’abbonamento) dell’utente. Ad ogni acquisto, sul telefonino dell’utente comparirà il dettaglio dell’operazione: venditore, cifra, oggetto e data dell’acquisto. La compatibilità dovrà essere assicurata tanto da industria e operatori di telefonia quanto da chi vende beni o fornisce servizi.
In Corea del Sud, invece, il cellulare può essere utilizzato alla stessa stregua del telepass italiano. Chi è poco incline a mettersi in coda per pagare i pedaggi autostradali può infatti aderire al servizio PassON lanciato da LG Telecom , che permette agli automobilisti di pagare con il proprio telefonino, identificato al casello via Bluetooth, con una riduzione dei costi sostenuti – stimata dall’operatore – vicina al 23%. Chissà che questa idea non ispiri anche la società Autostrade che all’inizio di agosto ha annunciato il suo ingresso nel mercato della telefonia in qualità di operatore mobile in virtù di un accordo siglato con Wind .
Dario Bonacina