Interagire con imberbi troll, porre fine alle diatribe tra giovani cittadini della rete chiudendo thread e moderando messaggi: interfacciarsi con i minori online sarà un’attività che il Regno Unito regolerà per legge.
Social network e forum dovranno essere popolati da adulti responsabili e certificati: a stabilirlo è l’ emendamento ad una legge britannica del 2006, il Safeguarding Vulnerable Groups Act. Perché i genitori possano affidare i pargoli a servizi online sicuri, perché i piccoli non si imbattano in autorità della rete dall’oscuro passato, la legge obbliga le aziende che offrano servizi dedicati ai minori a selezionare il proprio staff con oculatezza, a compilare delle liste che possano essere approvate dalle istituzioni. Sul capo delle aziende inadempienti pende la minaccia dell’accusa di un reato penale.
Le autorità del Regno Unito da tempo spingono per epurare la rete da ciò che è inadatto ai minori: hanno esercitato pressioni sulle piattaforme di sharing affinché introducessero meccanismi di moderazione preventiva, hanno invocato la responsabilità degli intermediari della rete, si sono scagliate contro gli elementi di disturbo.
Dai contenuti, il raggio di azione delle autorità si estende a coloro che li gestiscono: a partire dal mese di ottobre, i nuovi assunti da servizi web orientati ai bambini o che offrano sezioni dedicate ai più piccoli dovranno essere schedati . Finiranno sulle liste le persone che si occupano di monitorare o rimuovere i contenuti che scorrono sulle pagine delle piattaforme web, coloro che vigilano sugli accessi e sull’utilizzo dei servizi.
Le liste di moderatori e operatori dovranno quindi essere comunicate alla Independent Safeguarding Authority ( ISA ), un’organizzazione che è diretta emanazione del governo e che si occupa di gestire gli elenchi delle persone a cui non è concessa, per degli episodi pregressi, l’autorizzazione a svolgere certi tipi di professione. Sarà ISA a confrontare le liste fornite dagli operatori della rete e le liste dei cittadini a cui è vietato di operare con i minori: qualora si individuassero delle corrispondenze, verranno segnalate alle forze dell’ordine.
È così che i piccoli cittadini della rete britannica avranno a che fare solo con moderatori selezionati. Ammesso che si rivolgano a servizi che hanno sede nel Regno Unito: ISA non opera controlli sugli operatori del resto della rete.
Gaia Bottà