Un prototipo da 2 milioni di sterline, svelato dal Dipartimento di Robotica dell’Università di Oxford. Un massiccio veicolo su quattro ruote, un modello wildcat robotizzato che potrebbe sancire il definitivo addio ai dispositivi di Global Positioning System (GPS).
È il sogno di tutti i guidatori: un’auto robusta che praticamente si guida da sé. Un veicolo-automa che analizzi nei particolari l’ambiente circostante, dagli ostacoli ai pedoni, dalle altre automobili ai segnali stradali .
Il curioso prototipo è stato realizzato dai tecnici di BAE Systems , società della difesa britannica specializzata nel settore aerospaziale. A completare l’opera hanno poi pensato i ricercatori di Oxford, con il fondamentale contributo di una tecnologia capace di interpretare un autentico fiume di dati.
Nel veicolo sono stati infatti implementati svariati sensori tra videocamere, radar e dispositivi laser . I dati – ad esempio su traffico e condizioni stradali – vengono così inviate al cervello centrale dell’automobile per l’elaborazione.
“Il nostro obiettivo a lungo termine consiste nell’introdurre una nuova generazione di veicoli robotici capaci di offrire sicurezza per le strade – ha spiegato il professor Paul Newman del Dipartimento di Scienze Ingegneristiche – automobili capaci di gestire meglio il traffico, con rispetto per l’ambiente e per rendere più accessibile il trasporto personale”.
Mauro Vecchio