Un prezioso strumento online e un’altra arma tra le mani dei cittadini della Rete, per assicurarsi che le attività governative siano effettivamente trasparenti. Un prototipo che è un progetto, che è un sito web: Where does my money go? , mappa interattiva per la visualizzazione e l’analisi approfondita della spesa pubblica . Lanciato recentemente da Open Knowledge Foundation (OKF) – organizzazione senza fini di lucro per la diffusione libera di documenti e dati – il sito si è inserito in una più ampia strategia di apertura delle attività pubbliche del governo del Regno Unito.
Provando l’esperienza di navigazione in Where does my money go? , si osserva qualcosa che somiglia a un piccolo sistema solare di sfere colorate, all’interno delle quali c’è ognuna delle varie categorie relative alla spesa pubblica britannica. Si può quindi apprendere quanto il Regno Unito spenda totalmente per la sua difesa nazionale, per l’educazione dei suoi cittadini, per la salute e l’assistenza sociale. Quest’ultima, ad esempio, può poi suddividersi in altre sfere colorate, sotto-categorie relative agli investimenti per anzianità, disoccupati e disabili.
Il prototipo sviluppato da OKF può essere poi consultato dall’utente su base territoriale. UK wide permette di analizzare la spesa pubblica di tutto il Regno Unito, mentre national e regional centrano l’attenzione su singole zone, aree come la Scozia o grandi regioni metropolitane come quella di Londra. Uno specifico grafico mostra infine i trend di spesa a lungo termine , a partire dall’anno di governo 1987-1988.
“Sappiamo che la trasparenza cambia i comportamenti sia individuali che istituzionali – ha dichiarato il deputato laburista britannico Tom Watson – Questo nuovo strumento avrà un grande impatto nel modo in cui i nostri cittadini possono tenere d’occhio il settore pubblico”. Soddisfatta del risultato, la stessa OKF, che ha sottolineato come le voci del bilancio relative alla spesa pubblica siano spesso difficili da interpretare e contestualizzare. Un sistema solare di sfere colorate aiuterà ora i cittadini britannici a capire dove vanno a finire le loro tasse.
Mauro Vecchio