“Una bella giornata per la protezione online dei minori”. Così Jim Gamble, CEO del Child Exploitation and Online Protection Centre (Ceop) britannico, a commentare i termini di un accordo atteso quanto sudato. Inizialmente restii, gli alti vertici di Facebook hanno infatti acconsentito all’implementazione di quello che in molti hanno chiamato pulsante anti-panico .
Ovvero una specifica applicazione all’interno del sito in blu, per tutelare tutti gli iscritti della terra d’Albione tra i 13 e i 18 anni . Dunque un bottone, che apparirà – una volta installato – direttamente sulla homepage, direttamente in contatto con gli stessi responsabili di Facebook oltre che con il Ceop.
“Installando questa applicazione, gli utenti di Facebook avranno accesso diretto a tutti i servizi garantiti dal pulsante ClickCeop – ha spiegato Gamble – che dovrebbero rassicurare ogni genitore presente sul sito”. In pratica, si tratterebbe di garantire un ambiente social più sicuro, almeno stando Sophy Silver, a capo della divisione comunicazione britannica del sito in blu.
Una speciale campagna pubblicitaria prenderà quindi avvio, affinché i vari utenti minorenni possano esprimere la propria preferenza verso il servizio. Cliccando sul pulsante like , ci si legherà automaticamente alla protezione garantita dal Ceop, contro fenomeni come la molestia online e il grooming .
E, ovviamente, per prevenire tragici episodi di cronaca nera come quello che aveva visto protagonista Ashleigh Hall , 17enne vittima di un brutale assassinio dopo l’incontro nella vita reale con un 33enne spacciatosi per minorenne proprio sulla piattaforma di Mark Zuckerberg. Il CEO di Facebook non aveva mostrato un grande entusiasmo all’idea del pulsante, alimentata in terra britannica dopo l’omicidio.
Intanto, il sito in blu pare ormai aver conquistato il cuore delle strategie di abbattimento dei costi da parte del governo di Londra. Che vuole infatti contare sui circa 26 milioni di utenti d’Albione per la creazione di modalità inedite di risparmio, dopo i tagli annunciati di molti spazi web gestiti dalle autorità. Spending Challenge Channel è infatti un’espansione della pagina Democracy UK , atta al raccoglimento di proposte da parte degli utenti del social network.
Mauro Vecchio