In teoria, secondo la policy di Yahoo i messaggi cancellati dagli account di posta elettronica non dovrebbero essere recuperabili; nella pratica, l’azienda americana è riuscita a fornire le email cancellate in un caso giudiziario riguardante un traffico di droga, e ora il giudice ha stabilito che occorre una spiegazione chiara e precisa del funzionamento del processo di recupero.
Il caso riguarda Russell Knaggs, cittadino britannico che sta attualmente scontando una pena di 20 anni per importazione di sostanze stupefacenti nel Regno Unito: il criminale ha usato la funzionalità “bozze” della posta elettronica di Yahoo, scambiando messaggi con altri soggetti senza mai inviare una singola email fatta e finita. Una pratica già vista in passato in circostanze analoghe.
Il trucco delle bozze su webmail non è nuovo, ma stando ai legali di Knaggs il modo in cui Yahoo è riuscita a recuperare sei mesi di messaggi non salvati è a dir poco sospetto: le comunicazioni sono state intercettate in tempo reale con sistemi in stile NSA, sostengono gli avvocati , e la legge britannica non lo permette.
Yahoo ha provato a spiegare che i messaggi sono stati recuperati grazie alla funzionalità di auto-salvataggio delle bozze, ma a quanto pare la spiegazione non è stata sufficiente a placare le necessità di conoscenza dei difensori di Knaggs. Gli avvocati della difesa hanno formulato una richiesta legittima anche se ad ampio spettro, ha stabilito il giudice, e ora Yahoo avrà tempo fino al 31 di agosto per fornire tutte le spiegazioni dovute alla difesa nel caso di appello contro la condanna di Knaggs.
Alfonso Maruccia