Sono passati pochi giorni dall’entrata in vigore di una nuova legge russa sul diritto d’autore che potrebbe mettere in seri guai AllofMp3.com , il celeberrimo sito che controlla il 14 per cento del mercato musicale digitale mondiale e che fonda il suo successo sulla vendita di musica di tutto il Mondo a prezzi assolutamente stracciati.
Ad avvertire che ora le cose potrebbero cambiare per il noto sito e i suoi emuli è il giornale moscovita Kommersant che spiega come la nuova legge possa portare dietro le sbarre anche per cinque anni chi viola il diritto d’autore nel mondo digitale. Una novità che però, argomenta Ars Technica , non è detto porti alla chiusura del sito: sono molte le normative di questo tipo che in Russia non vengono fatte rispettare.
Non mancheranno però le pressioni di IFPI , la Federazione internazionale dei fonografici che ha più volte chiesto l’intervento delle autorità russe contro il sito, accusato di non avere accordi di distribuzione per la musica che vende e di non riconoscere ad autori e produttori le royalty dovute.
“Nel frattempo – sostiene TechDirt – l’industria discografica continua a focalizzarsi sulla cosa sbagliata. Parlando di questa legge, sostiene che le vendite musicali in Russia sono troppo basse a causa dei prezzi di AllofMp3, anziché imparare dal sito che: 1 – la gente è disponibile a pagare per mp3 senza protezioni, 2 – sono più che disponibili a pagare quando i prezzi sono molto più ragionevoli di quelli a cui l’industria è abituata (due argomenti che contrastano le pretese dell’industria secondo cui non c’è modo per combattere la pirateria e che il DRM è necessario)”.