Quante volte arrivate al supermercato e non ricordate nulla di ciò che deve essere acquistato? Si inizia così una caccia grossa agli articoli, comperando ciò che non serve e dimenticando puntualmente tutto ciò di cui si aveva maggiore necessità. Gli americani hanno risolto il problema con un dispositivo di riconoscimento vocale da attaccare magneticamente alla porta del frigorifero. Si chiama SmartShopper List ed il suo uso è alla portata di qualsiasi tipologia di utente: non si deve fare altro che premere un pulsante e parlare verso il dispositivo, che riconoscerà la voce ed identificherà il prodotto da inserire nella lista.
Grazie all’integrazione di uno speech recognition engine, SmartShopper è in grado di riconoscere la voce dell’utente e possiede un database di oltre 2500 prodotti normalmente necessari in casa. In realtà, questo elenco non include solo voci da supermercato, ma anche articoli da farmacia, di bellezza, per la pulizia della casa, per la scuola o l’ufficio. Dunque l’utente che ha necessità di annotare un articolo mancante, può premere il pulsante centrale di recording, parlare naturalmente e verificare il riconoscimento del prodotto su un LCD integrato. Quando è necessario uscire da casa con la lista, l’utente preme sul pulsante apposito e lo SmartShopper List stampa uno scontrino con tutta la lista memorizzata, grazie ad una stampante termica integrata.
Lo SmartShopper List può gestire due note spesa separatamente, di cui una che contiene ad esempio i prodotti di sempre ed un’altra che magari viene variata con maggiore frequenza negli articoli che la compongono, seguendo così le necessità del momento.
Il prezzo di vendita dovrebbe aggirarsi intorno agli 80 dollari, ma chi ha provato il dispositivo lamenta alcuni problemi non trascurabili. In primis, un riconoscimento vocale non preciso, che richiede differenti sessioni di training da parte dell’utilizzatore. Inoltre, sembra che il menù di navigazione sia scomodo da usare, così come complicata appare anche la procedura per aggiungere un articolo non nativamente presente nell’elenco memorizzato nello SmartShopper. Infine, la stampa presenta caratteri piccoli e di difficile lettura, oltre ad avvenire su carta termica, che probabilmente impiega una quantità non trascurabile di BPA , una sostanza indicata come dannosa.
(via CrunchGear )