Dopo aver portato il mitico Commodore 64 su iPhone e iPad, Manomio torna sull’argomento retrogame con lo sviluppo dell’ambizioso iAmiga, emulatore dello storico home computer che regnò nell’era 16bit. Per riuscire nell’impresa, lo sviluppatore indipendente è partito dal codice sorgente di UAE4ALL , il noto progetto open-source già sbarcato con successo su diversi handheld.
In questo nuovo porting iOS, l’emulatore del mitico processore dell’ Amiga 500 , il Motorola 68000, verrà completamente riscritto utilizzando il set d’istruzioni ARMv7. Dato che questa architettura è presente solo dal 3GS in su, la compatibilità con le CPU dei dispositivi Apple più anziani non è quindi assicurata. La natura universale dell’applicazione dovrebbe invece garantire l’installazione anche su iPad. Per il futuro, si parla poi di un successivo update che aggiungerà i colori (e i giochi) del chipset AGA, in dotazione ai modelli Amiga 1200-4000 e alla versione console CD32 .
Sebbene non ci sia ancora una data d’uscita ufficiale per l’applicazione iOS, il recente filmato realizzato da TouchArcade mostra uno stato avanzamento lavori decisamente impressionante. Anche se il Guru Meditation è sempre dietro l’angolo, in linea di massima questa prima build dell’emulatore si presenta con un audio decisamente “realistico” e un frame-rate di tutto rispetto, mentre sembra che il sistema di controllo touch sia ancora da raffinare.
Lo studio indipendente sta anche lavorando gomito a gomito con i produttori dell’accessorio Gamebone , per garantire la totale compatibilità con i giochi dell’Amiga. Gli utenti più esigenti chiedono a gran voce un supporto tipo BtStack , prezioso daemon usato da altri emulatori distribuiti via Cydia (legati quindi al jailbreak) che consente di giocare con i veri joypad delle console casalinghe, collegati via BlueTooth . Ma visto che la politica Apple è piuttosto contraria alla liberazione del wireless, probabilmente la richiesta non verrà accolta. Un altro grande interrogativo riguarda le possibilità “extra” offerte dall’applicazione in arrivo sullo Store. L’emulazione Amiga sarà limitata ai videogiochi o consentirà di accedere alla leggendaria scrivania per giocare con le utility del Workbench Commodore? Manomio ha già avuto i suoi bei grattacapi ai tempi dell’emulatore C64, inizialmente respinto da Apple proprio per la presenza dell’interprete BASIC, che consente di programmare a piacimento. Nel frattempo, però, la casa della Mela ha rivisto le clausole dei contratti SDK, ed ora un’applicazione che lancia altro codice eseguibile non viene più considerata una minaccia alla sicurezza di iPhone.
Per il momento, comunque, all’orizzonte si vedono solo software di tipo ludico. La versione demo testata dalla redazione di TouchArcade include già una decina di capolavori Amiga, tra Defender of the Crown, International Karate +, R-Type, Speedball, Stunt Car Racer, Shadow of the Beast e Xenon 2: Megablast. Manomio frena però gli entusiasmi, dichiarando che questa prima lista non rappresenta necessariamente la selezione di giochi inclusi nella versione finale dell’App. Lo sviluppatore sta trattando singolarmente le licenze e spera di concludere con la Factor 5 (per la saga di Turrican) e con la prestigiosa Cinemaware .
Il vero limite di un emulatore commerciale, rispetto a quelli freeware della scena underground, resta proprio l’impossibilità di “provare” gratuitamente qualunque tipo di ROM (più o meno abandonware ) reperita sui database retrò del web. Installando l’emulatore UAE4ALL sui terminali Maemo, o sulla PSP di Sony, ci si ritrova infatti in una situazione diametralmente opposta, visto che bisognerà procacciare con le proprie mani tutto il resto: perfino il file immagine del Kickstart , cuore centrale del sistema AmigaOS.
Con il pacchetto chiuso di un’offerta tutto incluso, come quella di iAmiga, si resterà ovviamente nella legalità ma a quel punto licenze originali e accordi commerciali potrebbero fare la differenza tra successo e fallimento. Il rischio è quello di trovarsi tra le mani una selezione di videogame che non rappresenta la propria compilation del cuore. Per dovere di cronaca ricordiamo inoltre che altri emulatori di console 16bit, presenti sullo store parallelo di Cydia, già permettono di far girare sul melafonino gli stessi titoli multi-piattaforma usciti anche su Amiga. Per stupire gli appassionati più smaliziati Manomio dovrà quindi puntare sui giochi più esclusivi e rappresentativi, che hanno fatto davvero la storia della gloriosa macchina Commodore.
L’Amiga 500, la versione più economica e diffusa del computer domestico nato oltre 25 anni fa, riuscì a far breccia nel cuore degli appassionati di multimedia grazie a chip custom in grado di gestire grafica, animazione e suono con una certa scioltezza. Già dalle prime release, il sistema operativo AmigaOS presentava interfaccia grafica, puntatore del mouse animato, ambiente multitasking e funzione plug-and-play, con anni di anticipo rispetto al PC.
Roberto Pulito