Roma – C’è un’urgenza nella scuola italiana, ovvero la necessità di fornire materiali didattici come i libri di testo in formato elettronico agli studenti disabili, per consentire loro di partecipare appieno all’attività didattica. Un’urgenza che è riconosciuta dalla legge (4/2004, art. 5) ma che è stata fin qui disattesa.
Questo almeno sostengono i primi firmatari di un appello che sarà trasmesso al ministro all’Innovazione Lucio Stanca e a quello dell’Istruzione Letizia Moratti, e che prende atto del fatto che “il MIUR si muove con estrema lentezza e se continua così il prossimo settembre saremo al punto di partenza”.
A sostenere questa iniziativa sono docenti, genitori ed operatori, nonché naturalmente studenti, che possono rivolgersi al comitato promotore (questa l’email: stefano.cevenini@tin.it ) per aderire e sostenere la campagna.
Di seguito il testo dell’appello:
Accesso ai libri scolastici in formato digitale
Appello per una rapida applicazione della legge 42004
Al Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti
Al Ministro dell’Innovazione Lucio Stanca
Roma
Onorevoli Ministri
siamo un gruppo di genitori, insegnanti, studenti ed operatori della scuola che vivono quotidianamente il problema della disponibilità di libri e strumenti didattici accessibili anche per chi ha esigenze o minorazioni particolari.
Abbiamo sperimentato da tempo i vantaggi offerti dalle tecnologie informatiche e abbiamo quindi accolto con grande soddisfazione la legge 4/2004, da voi promossa e sostenuta, che all’articolo 5 dispone che siano fornite copie su supporto digitale degli strumenti didattici fondamentali, accessibili agli alunni disabili e agli insegnanti di sostegno, e che il software didattico e di consultazione usato nelle scuole, indispensabili per l’autonomia di molti studenti, sia costruito rispettando le regole di accessibilità.
Forti di questa nuova legge, all’inizio dello scorso anno scolastico molti di noi hanno chiesto alle varie case editrici i file dei libri di testo dei propri figli o allievi, ma purtroppo nulla era cambiato rispetto all’anno precedente: qualche editore ce li ha dati, qualche altro no, molti non hanno neppure risposto.
Quelli di noi che usufruiscono di testi scolastici in braille o ingranditi speravano che finalmente, dato che le stamperie potevano attingere i documenti dagli originali digitali, i libri sarebbero arrivati puntuali all’inizio dell’anno, come per i compagni, ma purtroppo anche in questo caso non è cambiato nulla.
Speravamo che gli editori cominciassero a produrre dizionari e enciclopedie su CD-Rom progettati davvero per tutti ed utilizzabili in modo funzionale con le tecnologie assistive usate a scuola, ma tutto è rimasto immobile.
Siamo davvero preoccupati, Onorevoli Ministri, e temiamo che a settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, ci ritroveremo a sostenere la solita battaglia per poter avere per i nostri ragazzi quello che il diritto costituzionale, la tecnologia, il buon senso ed ora anche una specifica Legge dello Stato, dovrebbe assicurare senza ostacoli.
Sappiamo che il problema è complesso, che bisogna considerare le esigenze degli editori, il diritto d’autore, gli aspetti tecnici ed economici. Ma è complesso e frustrante, ve lo assicuriamo anche passare centinaia di ore con lo scanner e il computer a trasformare in digitale delle opere che in digitale già esistono, solo per poter garantire ai nostri ragazzi un minimo di diritto allo studio.
E’ complesso e frustrante vedere studenti che potrebbero consultare in autonomia e con soddisfazione dei dizionari digitali e non lo possono fare perchè al momento della costruzione del software nessuno ha pensato alle loro esigenze.
L’attuazione della legge 4/2004 sta facendo rapidi progressi nell’accessibilità ad Internet, dove i principi hanno cominciato a essere largamente conosciuti ed applicati, anche se la norma non è strettamente esecutiva.
A quel che ci risulta, nulla di questo è stato fatto per la parte relativa alla scuola, ai file elettronici dei libri, agli strumenti didattici.
Vi chiediamo, Onorevoli Ministri, di intervenire per accelerare il più possibile l’iter del regolamento attuativo dell’articolo 5 della legge 42004, ma anche per organizzare iniziative di informazione e sensibilizzazione su questo tema, rivolte al mondo della scuola e dell’editoria, affinchè finalmente si cominci a diffondere anche in questo ambito la cultura dell’accessibilità per tutti e si comprenda la necessità di abbattere definitivamente queste nuove barriere, particolarmente odiose ed ingiustificabili.
Vi siamo particolarmente grati per l’impegno che avete finora dimostrato su questo tema e speriamo che anche questa nostra richiesta possa avere un positivo riscontro.