La NASA ha confermato che sta prendendo in considerazione la possibilità di inviare astronauti su Marte . Un viaggio di sola andata.
Le claustrofobiche e ossessive vicende della comunità umana sul Pianeta Rosso di Noi Marziani di Philip K. Dick non devono tornare in mente agli ufficiali dell’agenzia spaziale statunitense alle prese con gli studi di fattibilità del progetto ambizioso: mandare astronauti su Marte per rimanerci. E crearvi una comunità.
Partita con un budget-obiettivo di circa 8 miliardi di euro e deadline 2030 , la missione, chiamata evocativamente Hundred Years Starship , è guidata dalla divisione della NASA Ames Research , ma un ruolo rilevante è ricoperto anche dall’agenzia del pentagono DARPA ( Defence Advanced Reasearch Projects Agency ).
Washington ha già messo a disposizione 1,5 milioni di dollari, ma sono stati invitati a partecipare anche i miliardari di tutto il mondo, tra cui il fondatore di Google Larry Page.
Nel frattempo, gli scienziati dell’agenzia hanno deciso di rendere pubblici i dati sul progetto e le informazioni di queste prime fasi organizzative, e sono stati promessi nuovi dettagli per il 2011.
Intanto sembra che anche la Cina si sia posta il medesimo traguardo , così come l’India: a mezza bocca, insomma, si potrebbe iniziare a parlare di corsa al Pianeta Rosso. Ma non essendo più il Mondo coinvolto in una guerra fredda, e soprattutto dati i costi esorbitanti di qualsiasi progetto di questo genere, gli osservatori sono spinti a tirare in ballo l’ipotesi di un’ampia collaborazione internazionale per l’obiettivo, anche se nulla a tal proposito è stato detto dalle autorità sia statunitensi, che cinesi che russe, che hanno già iniziato una simulazione sulla Terra della vita su Marte (esperimento che riproduce tutte le condizioni tranne la diversa gravità).
Intanto, il punto è che secondo lo studio preliminare sarebbe troppo costoso riportare indietro questi primi colonizzatori , e che quindi parte del progetto dovrà certamente concentrarsi, come d’altronde sembra aver pensato Mosca, su come ricreare una vita sostenibile per gli uomini fuori dal pianeta Terra. Un prospettiva che potrebbe apparire più fattibile dopo aver trovato prove che testimonierebbero la presenza di acqua su Marte grazie ad un inconveniente capitato al Mars Exploration Rover Spirit rimasto bloccato pochi mesi fa in un’apparente sorta di fango.
Claudio Tamburrino