Roma – I vescovi americani non volevano, ma a quanto pare persino la Santa Sede avrebbe dato la sua approvazione all’operazione con cui il sito LiturgyHelp.com ha pubblicato online nelle proprie sezioni a pagamento testi sacri che fino ad oggi, secondo i responsabili, non erano mai giunti su internet.
In una intervista a TheAustralian , Padre Micheal Tate ha affermato di aver ricevuto dal Vaticano “il permesso di pubblicare i testi latini della messa, cioè l’edizione originale dalla quale derivano tutte le traduzioni successive”. Secondo il dinamico Tate, a suo tempo senatore e ministro australiano, l’idea “si è subito dimostrata interessante nei numeri, che ci hanno fatto vedere le opportunità che si aprivano”.
E in effetti, per il suo sito LiturgyHelp.com la pubblicazione di quei testi a pagamento può davvero tradursi in un business. Il pubblico prevalente del sito, infatti, è composto da preti, diaconi, musicisti cattolici, catechisti, operatori liturgici e più in generale il mondo cattolico.
Va da sé che la pubblicazione di quella che viene considerata una “prima”, in un quadro che vede il mondo cattolico senz’altro tra gli ambienti religiosi più attenti alle nuove tecnologie, potrebbe trasformare quella messa in latino nelle “opportunità” a cui fa riferimento Tate. Peccato non poterla leggere gratuitamente.