Roma – Il settore IT ormai è ossessionato dai salotti degli utenti online. Le aziende desiderano ardentemente piazzare un Media Center al di sotto dei televisori, meglio LCD o Plasma, di tutte le case del mondo. Apple , con il suo nuovo Mac Mini – nome in codice Kaleidoscope – è a un passo dal contendere la piazza alle soluzioni Microsoft . Si tratta di un mini-pc, versione aggiornata del primo modello lanciato nel 2004 , ancora coperto da un alone di mistero. Il celebre sito Think Secret ha indagato a lungo e ora sostiene di aver compreso quale sarà la strategia della mela per il prossimo anno.
Già, perché durante il Macworld Expo San Francisco , che si terrà all’inizio di gennaio, verrà lanciato non solo il nuovo gioiellino, ma anche una serie di servizi online di supporto. Mac Mini 2.0 integrerà i nuovi processori Intel , e una serie di funzioni di Digital Video Recording che lo renderanno quanto mai simile alle unità TiVo . In pratica, malgrado le specifiche complete non siano ancora state rese note, le gole profonde di Think Secret hanno confermato che si avrà a disposizione una vera unità di video-recording con tanto di dock-station integrata per Ipod. Inoltre, probabilmente, sarà abbandonata la linea drive da 2,5 pollici per la ben più capiente da 3,5 pollici. Su questo Punto Informatico pubblicherà già nei prossimi giorni un approfondimento dedicato.
La presenza della soluzione software Front Row 2.0 permetterà una nuova e più semplificata gestione di tutti i contenuti multimediali. Ed è in questo campo che probabilmente si giocherà la partita più importante: perché Apple, sempre in contemporanea con il Macworld Expo, presenterà una nuova piattaforma di distribuzione online. Le fonti di Think Secret hanno fatto riferimento a film e contenuti televisivi: insomma, i veri catalizzatori di attenzione per il mass market.
Il cuore del servizio si baserà sulla tecnologia iDisk , ovvero il servizio Apple che permette di disporre di uno storage virtuale online. L’utente, quindi, una volta acquistato un prodotto video potrà avviarne la riproduzione tramite l’interfaccia Front Row 2.0. Il file sarà residente su iDisk e non nel proprio drive fisico. Un metodo sicuro, che però potrà indisporre non pochi consumatori. Sulle possibilità di copia e backup non si sa ancora niente. L’unica certezza è che sarà pienamente supportato il downloading su Apple Ipod.
Il lancio dell’ iPod Video non è stato accompagnato da una ricca offerta di contenuti, ma secondo alcuni analisti dal prossimo gennaio lo scenario potrebbe cambiare. La strategia di Apple – che ha già siglato numerosi contratti con major e provider – potrebbe essere quella di affondare il primo serio attacco al comparto con tutte le armi a disposizione: Apple Mini, Ipod e rinnovata piattaforma di distribuzione. In questo modo le risorse video potrebbero essere impiegate al meglio, così come gli investimenti nelle licenze.
“Penso che ci sia il bisogno di facilitare la distribuzione dei contenuti. Se si guarda ai settori TV e dell’intrattenimento casalingo bisogna ammettere che la fruizione illegale è la più semplice ed immediata. Un sistema legale ad alta qualità che faciliti le operazioni di distribuzione, specialmente per più sistemi, è fondamentale”, ha dichiarato Richard Greenfield, analista indipendente. “L’incremento del numero di aree metropolitane dotate di connessioni broadband ad alte prestazioni, farà crescere la richiesta dei prodotti video on demand. Se i produttori e distributori miglioreranno la qualità dei loro servizi si potrà dare una risposta adeguata alla pirateria”.
“La sfida si giocherà non solo con i prodotti conosciuti dagli utenti, ma anche con le produzioni indipendenti. Insomma, la disponibilità di contenuti esclusivi sarà fondamentale”, ha aggiunto Nitin Gupta, consulente tecnologico di Yankee Group . Fanno da contorno le indiscrezioni provenienti da alcuni operatori del settore che hanno confermato l’avvicinamento di Apple a NBC, CBS e Paramount Pictures.
Bisognerà aspettare gennaio per comprendere a fondo le potenzialità dell’iniziativa di Apple. Certamente si tratta, almeno sulla carta, di un prodotto anti-Microsoft. Il problema è che da qualche mese a questa parte i competitor nel settore on demand sono aumentati vistosamente. Warner Bros , CBS , NBC , e tante altre aziende sono già proiettate nella distribuzione di contenuti video. Apple diventerà una delle tante, o il modello di riferimento? American Technology Research ha riscontrato nella sua ultima analisi riguardante iTunes Music Store un numero di download di contenuti video incredibile: più di 2 milioni in poco più di due mesi. Apple sarà solo all’inizio, ma è certamente sulla buona strada.
Dario d’Elia